E’ un risultato eccellente quello ottenuto da Nicola Maestroni al Campionato Nazionale Open. “Dopo l’Open d’Italia è il campionato professionistico più ambito – racconta – c’erano 90 professionisti e 30 dilettanti. Ho sfidato tutti i migliori, tra cui Manassero, Gagli, La Porta. Quest’ultimo è l’unico ad avermi preceduto in classifica, gli altri li ho messi dietro”.
Un argento di grande valore, dunque, anche perché inaspettato. “Non pensavo al risultato. Insegno e vado sporadicamente in campo, mi alleno solamente un paio di volte a settimana, che per un professionista è davvero poco. Ho sfruttato tanto la mia esperienza. Non so se sia un risultato straordinario, sono contento soprattutto di aver gestito bene la gara mentalmente”.
Per il maestro del Golf Serenissima, tuttavia, nessuna nostalgia dell’attività da giocatore. “Non ho rimpianti, ma tanti stimoli. Farò sicuramente qualche gara in più, ma non riprenderò a giocare dopo dieci anni. Il mio primo pensiero resta l’insegnamento e l’attività qui a Buffalora”.
Un secondo posto, tuttavia, resta. Intriso di significati e collocato tra i ricordi agonistici più belli. “In carriera ho vinto un paio di tornei da professionista, questa è tra le migliori prestazioni, avvalorata dal momento storico in cui è arrivata. Cosa è mancato per vincere? Il terzo giorno ero un po’ stanco ed ho pattato male. La Porta invece è andato forte. L’ultimo giorno sono riuscito a pressarlo, ma ha tenuto bene e ha meritato la vittoria”.